Paolo Finardi

Finestra

Passiflora

Scorcio Ponte

Dimensioni:

San Nazzaro

Tetti

Valmacca

Dimensioni:

Paolo Finardi lo sguardo è acuto, attento, mai calligrafico. La pennellata morbida non indulge a leziosismi. Eppure nelle opere di Paolo Finardi, siano esse ad acquerello o ad olio, si coglie un senso profondo di poesia, di calma serenità. Quella consapevolezza dell’essere che viene dalle cose semplici, dalle certezze solide, dall’osservazione attenta e amorosa dei paesaggi, delle cose, delle case della sua terra pavese. Una consapevolezza affinata nel tempo e con una tecnica mai banale. Così, nel ritrarre angoli della sua città Pavia, non indulge mai a visuali scontate, ma coglie, nel fuire delle stagioni, colori e suggestioni che ricordano quelli di antichi maestri della scuola ticinese, addolciti però da un’intensa luminosità d’ambiente, ben nota a chi vive sulle rive del Ticino. L’opera di Finardi non si rinchiude soltanto nella rivisitazione di ambienti localistici. Pregevoli sono, per esempio, alcune sue marine e recenti ricerche tematiche, che colgono la poesia di architetture apparentemente semplici, come le antiche finestre, fermate sul foglio o sulla tela come elementi vivi, la cui storia, spesso secolare, pare voler raccontare all’osservatore vicende ormai dimenticate. Paolo Finardi è già noto al pubblico pavese, al quale si è presentato con successo in numerose collettive, sia in città, sia in provincia.

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